Nel nuovo numero di Dati Inail è stato registrato un notevole calo delle denunce di infortunio sui luoghi di lavoro nel settore agricolo.

I dati, comparati a quelli del 2019, registrano un calo del 19,6%: a fronte dei 32.692 casi denunciati nel periodo gennaio-dicembre 2019, nei 12 mesi successivi il loro numero è sceso a 26.287. 

Nel comparto agricolo, che nel 2020 ha occupato circa 912mila lavoratori contribuendo per il 2,2% al valore aggiunto prodotto dall’intera economia italiana, la flessione dei casi mortali è del 25,2% a sottolineare come le limitazioni imposte dal lockdown abbiano reso ancora più sensibile la diminuzione degli infortuni in itinere, avvenuti cioè nel percorso di andata e ritorno tra la casa e il luogo di lavoro, dalle 1.600 denunce del 2019 alle 1.187 del 2020 (-25,8%). 

Evidente è anche l’effetto che la pandemia ha avuto sui casi di morte denunciati in agricoltura: da 151 nel 2019 a 112 nel 2020 (-25,2%), di cui la riduzione più consistente, da 131 a 96 (-26,7%) è quella registrata dagli infortuni mortali avvenuti in occasione di lavoro. 

Secondo lo studio, la maggior parte dei decessi denunciati vede il coinvolgimento del trattore dove la tipologia di infortunio più frequente è quella in cui il lavoratore, alla guida del mezzo, viene schiacciato dal suo ribaltamento, ma sono stati riscontrati anche casi di investimento.

Per questo motivo, sono stati numerosi gli incentivi di sostegno economico per l’ammodernamento del parco macchine agricolo con l’obiettivo di contrastare gli infortuni sul lavoro in agricoltura.
 

Per saperne di più: https://www.inail.it/cs/internet/comunicazione/news-ed-eventi/news/news-dati-inail-agricoltura-2021.html 

Fonte: https://www.inail.it/

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