Cambiamenti nell’offerta e nella domanda di formazione agricola: il ruolo del CeFAP
Cambiamenti nell’offerta e nella domanda di formazione agricola: il ruolo del CeFAP
Cambiamenti nell’offerta e nella domanda di formazione agricola: il ruolo del CeFAP
giovedì 8 febbraio 2024

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Negli ultimi anni, l'ambito agricolo ha sperimentato un significativo cambiamento nell'offerta e nella domanda di formazione.
Questa trasformazione è stata guidata da una serie di fattori, tra cui l'introduzione di nuove tecnologie nell'agricoltura e le sfide poste dall'inverno demografico.

In risposta a questi cambiamenti, i protagonisti del settore si sono trovati ad affrontare nuove sfide e opportunità. Da un lato, l'avvento delle nuove tecnologie ha rivoluzionato il settore agricolo, trasformando i metodi di produzione e gestione delle risorse. Dall'altro lato, il fenomeno dell'inverno demografico ha posto sfide uniche legate alla disponibilità di manodopera e alla successione aziendale nelle zone rurali. Questi fattori hanno contribuito a ridefinire il panorama della formazione agricola, richiedendo un aggiornamento costante delle competenze e delle conoscenze dei professionisti del settore.

In questo contesto di cambiamento, il CeFAP ha giocato un ruolo fondamentale nel soddisfare le esigenze di formazione degli operatori agricoli. Attraverso l'offerta di corsi aggiornati e mirati, il CeFAP ha dimostrato un impegno costante nel fornire risorse educative di qualità. Solo nell'ultimo anno, ha erogato ben 417 corsi, coinvolgendo quasi 6.000 studenti.

Ciò che rende il CeFAP un punto di riferimento nel settore è la sua capacità di adattarsi ai cambiamenti del mercato e alle esigenze degli studenti. I corsi offerti coprono una vasta gamma di argomenti, dalle tecniche agricole, alla sicurezza sul lavoro, alle patenti di mestiere e molto altro. Inoltre, il CeFAP si impegna a fornire un'esperienza di apprendimento pratica e interattiva, con un monte ore di lezioni che supera le 22.000 unità.

Il Presidente Sergio Vello e il Direttore Massimo Marino rispondono, leggi l’articolo.

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