Sicurezza in agricoltura
L'azienda che ha dipendenti stagionali deve:                  
  • Fare la Valutazione del Rischio (DVR)
  • Fare la formazione per Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP) e nominarlo; può essere o direttamente il Datore di lavoro, o un consulente esterno o un lavoratore (modulo A, modulo B e modulo C), previo superamento del corso
  • Formare almeno un Addetto anti-incendio (gestione emergenze)
  • Formare almeno un Addetto primo soccorso*          
  • In base alla valutazione del rischio, effettuare la nomina del Medico competente; l'obbligatorietà della nomina viene definita in base ai rischi presenti all'interno delle attività aziendali
  • I dipendenti devono essere formati e informati in base all'accordo Stato-Regioni e in base alla specifica realtà aziendale (addestramento sui mezzi aziendali, procedure dell'azienda ecc.)     
  • Nel caso in cui gli operai stagionali abbiano meno di 50 giorni lavorativi all'anno ci sono delle semplificazioni:
    - formazione intra-aziendale;
    - visita periodica con validità biennale nel caso in cui il personale sia esposto a rischi specifici che attivino la sorveglianza sanitaria.
  • I lavoratori devono designare un Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS); nel caso in cui quest'ultimo non sia stato nominato, occorre nominare un Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale (RLST)            
* Se l'azienda agricola ha più di 5 dipendenti a tempo indeterminato, rientra nel Gruppo A
            

Esempio di formazione intra aziendale per personale con meno di 50 giornate lavorative 
 

Il Datore di Lavoro:

a) identifica la mansione;

b) identifica la persona esperta; per tale mansione, che può essere lo stesso Datore di Lavoro o un Lavoratore. Deve conoscere:
- le fasi di lavoro;
- i fattori di rischio specifici dell'attività (compresi luoghi di lavoro, attrezzature, orari, viabilità, etc.);
- le misure e procedure di protezione e prevenzione;
- le modalità operative della gestione della sicurezza (chi può accedere, dove, con che regole);
- la gestione delle emergenze aziendali (es. a chi rivolgersi in caso di infortunio, malore, etc.);

c) definisce metodologia e tempistica della formazione: pianificazione e programmazione della formazione;
Esempio:
1) FORMAZIONE GENERALE (utilizzo di materiale cartaceo di Enti che si occupano di sicurezza del lavoro, ad esempio INAIL; ASS; SUVA; etc) da effettuarsi c/o il centro aziendale: tempo di formazione 30 minuti.
2) FORMAZIONE SPECIFICA (prove di utilizzo per es. di forbici pneumatiche, funzionamento del cantiere di potatura, spiegazione delle misure di prevenzione e protezione attivate per lo specifico cantiere, utilizzo dei DPI forniti) da effettuarsi in campo: tempo di formazione 30 minuti. 

d) consegna materiale didattico: questo materiale deve essere contestualizzato e deve contenere informazioni utili al lavoratore nello specifico scenario operativo. Non è ritenuto valido materiale di tipo generico e aspecifico;

e) verbalizza la consegna del materiale ai singoli lavoratori riportandone le firme su apposito REGISTRO;

f) verifica l'apprendimento dei singoli lavoratori con semplici test a crocetta o con valutazione diretta da parte della persona esperta.
     
 
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