3 luglio 2019
a cura di Stefania Feltrin, Referente Area Sicurezza in Agricoltura CEFAP
Le operazioni che espongono gli agricoltori ai prodotti fitosanitari sono spesso eseguite in modo routinario e comportano un’eccessiva confidenza degli operatori con le attività più pericolose. Queste, a loro volta, determinano un aumento di eventi incidentali che possono scaturire in infortuni sul lavoro e in malattie professionali.
Gli addetti del settore devono avere sempre a disposizione ed utilizzare i
dispositivi di protezione individuale (DPI) specifici per l’esposizione a prodotti fitosanitari durante tutte le attività in cui possono venire a contatto, direttamente o indirettamente, con tali agenti chimici pericolosi.
L’utilizzo dei prodotti fitosanitari può comportare un rischio chimico più o meno elevato per i lavoratori in funzione della tossicità e delle proprietà del prodotto fitosanitario, dei livelli e della durata dell’esposizione, del grado di assorbimento attraverso la via respiratoria, la pelle, le mucose, nonché delle modalità e della frequenza d’uso.
DPI e Rischio Chimico
Il D.Lgs. 81/08 intende per DPI qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciare la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo (Titolo III Capo II del D.Lgs. 81/2008).
I DPI per l’utilizzo di prodotti fitosanitari sono sempre obbligatori e appartengono alla
terza categoria, ovvero sono quei DPI di progettazione complessa destinati a salvaguardare da rischi di morte o di lesioni gravi e di carattere permanente. Nella valutazione dei rischi si deve presupporre che la persona che li usa non abbia la possibilità di percepire tempestivamente il verificarsi di effetti lesivi.
Rientrano esclusivamente in questa categoria:
- gli apparecchi di protezione respiratoria filtranti contro gli aerosol solidi, liquidi o contro i gas irritanti, pericolosi, tossici o radiotossici;
- gli apparecchi di protezione isolanti;
- i DPI che assicurano una protezione limitata nel tempo contro le aggressioni chimiche e contro le radiazioni ionizzanti.
Di seguito si riportano i
DPI utilizzati per i prodotti fitosanitari, con principali caratteristiche:
- elmetto di protezione o sistema elettroventilato integrale: garantisce la protezione completa della testa;
- maschere: garantiscono la protezione cutanea del viso o di parte di esso, delle vie inalatorie e ingestive e sono dotate di filtri adeguati [
attenzione: i filtri delle maschere facciali hanno una scadenza tecnica ed una ad usura riguardante l’esposizione al principio attivo: ciò vuol dire che i filtri hanno una durata molto limitata nel tempo];
- tute: garantiscono la protezione del corpo da sostanze chimiche;
- guanti: devono essere dotati di adeguata copertura del polso, resistenti alla permeazione ed alle penetrazioni delle sostanze, resistenti all’abrasione e specifici per la manipolazione delle sostanze chimiche pericolose (3a categoria);
- stivali: devono essere in materiale impermeabile (gomma) e con suola antiscivolo, dotati di un certo spessore e modellati in modo da poter essere calzati ed indossati sotto la tuta.
Macchine irroratrici
Un ulteriore aspetto fondamentale è l’obbligo del
controllo funzionale degli atomizzatori e delle irroratrici. Da tre anni le attrezzature per uso professionale devono essere sottoposte a ispezioni periodiche. Tali controlli vengono effettuati in Regione presso centri autorizzati da Ersa.
Inoltre su tali attrezzature sono fondamentali i controlli tecnici periodici e la manutenzione su:
a) verifica di eventuali lesioni o perdite di componenti della macchina;
b) funzionalità del circuito idraulico e del manometro;
c) funzionalità degli ugelli e dei dispositivi anti-goccia;
d) pulizia dei filtri e degli ugelli;
e) verifica dell'integrità delle protezioni della macchina, ad esempio del giunto cardanico e della griglia di protezione del ventilatore (quando presenti);
f) la taratura delle irroratrici consiste nell’addestramento delle modalità di utilizzo alle specifiche realtà aziendali e quindi viene eseguita e personalizzata su condizioni operative di ogni singola irroratrice.
Corsi di addestramento, formazione e prove pratiche sono fondamentali per sensibilizzare gli utilizzatori professionali al corretto utilizzo dei DPI e ad effettuare maggiori controlli periodici sulle macchine operatrici e tarare le stesse in funzione delle specifiche realtà aziendali. Si è notato, infatti, che le attrezzature tutt’oggi utilizzate hanno una certa percentuale di soluzione persa, a terra o per deriva, senza raggiungere o stabilizzarsi sulla massa fogliare.
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